Il progetto, il cui obiettivo è stato dare una visione e un’idea di quello che il Parco potrebbe diventare, si basa sul concetto di accessibilità a 360°. “Sens(a)bile Lama Balice” cerca di andare oltre la riflessione sui sistemi fisici di accesso e di percorrenza definiti dalle norme vigenti in materia di accessibilità, approfondendo tematiche legate all’interazione tra spazi naturali e spazi antropizzati, ai rischi ambientali, alla tutela e protezione dell’ambiente e alla valorizzazione del paesaggio tipico delle lame.
L’accessibilità è intesa come potenziale di interazione e di scambio, garantendo a diverse tipologie di utenti (diversamente abili, normodotati, anziani, bambini, turisti, ecc.), l’opportunità di relazionarsi con esso godendone la qualità e i benefici in autonomia.
“Sens(a)bile Lama Balice” si basa quindi sulla possibilità di vivere, sentire, sperimentare e muoversi all’interno della natura, inteso come luogo vivo. Instaurare un contatto attraverso tutti i sensi col paesaggio e con le dinamiche dell’ecosistema permettendo a chiunque di vivere l’esperienza naturale nella sua complessità.
“Sens(a)bile” è un gioco di parole: un percorso sensibile nel senso di resiliente, sensoriale nel senso che stimola l‘uso di tutti i sensi, abile perché permette ai disabili di muoversi ma anche a tutti gli altri utenti di mettersi all’ascolto di ciò che solitamente non sentono.
L’area sottoposta a progetto si estende dal ponte vecchio alla cava dell’ex cementificio nei pressi di villa Framarino, ed è stata considerata area pilota. Il progetto però si confronta con l’intero contesto territoriale e metropolitano della lama: un confine conteso tra vecchie e nuove centralità in cui progettare in maniera flessibile immaginando un uso dinamico.
L‘incarico è stato svolto nell’ambito del progetto “Accessibilità naturale” Associazione Unitinsieme Onlus, Rete Nazionale Comunità di Capodarco, finanziato da Regione Puglia _ Infrastrutture Strategiche e Mobilità.
Gruppo di progettazione: Arch. Francesco Busto, Arch. Rosa, Alba Giannoccaro, Arch. Valentina Grimaldi.